CACCIA – Le associazioni ambientaliste criticano la Regione per il calendario venatorio
Il tavolo Animali & Ambiente, costituito dalle associazioni animaliste e ambientaliste ENPA, LAC, LAV, LEGAMBIENTE, LIDA, LIPU, OIPA, PRO NATURA e SOS GAIA, critica fortemente la Regione per la prossima stagione venatoria. “L’allodola – spiegano -, è specie in forte sofferenza in tutta Europa, Italia compresa, per cui l’Europa prevede che la caccia a quello uccello sia possibile solo se vengono adottati numerosi provvedimenti di tutela ambientale. Provvedimenti che la Regione ha applicato solo in piccola parte e, tra l’altro, per motivi diversi da quello della tutela dell’allodola. Ciononostante l’allodola sarà cacciabile, e per di più in misura incredibilmente massiccia: ogni cacciatore potrà abbattere fino a 10 allodole al giorno e fino a 50 nell’intera stagione venatoria. Sono numero inammissibili, che certamente superano la consistenza delle popolazioni naturali di questo piccolo ed utilissimo (in quanto insettivoro) uccello.
L’ISPRA ha poi suggerito che la caccia a numerose specie (quaglia, fagiano, starna, pernice rossa, germano reale, alzavola, fischione, canapiglia, beccaccino, gallinella d’acqua, folaga, codone, marzaiola, lepre comune, coniglio selvatico, volpe) non dovrebbe iniziare prima del 2 ottobre. E cosa fa la Giunta Cirio pur di accontentare i cacciatori? La anticipa per tutte le specie al 19 settembre”.
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