LAVORO – Stellantis mette in cassa integrazione 492 lavoratori di Mirafiori che producevano mascherine
Ieri è stata avviata la procedura per la richiesta di cassa integrazione straordinaria per un anno da parte del gruppo Stellantis per i 492 lavoratori delle mascherine fabbricate a Mirafiori. Edi Lazzi segretario generale della Fiom Cgil di Torino dichiara: “Dopo le 1400 uscite incentivate nell’area torinese che ha determinato un calo occupazionale, la chiusura dello stabilimento grugliaschese della Maserati e la cassa integrazione che continua imperterrita nel gruppo Stellantis, adesso abbiamo la cassa integrazione straordinaria della durata di un anno per 492 lavoratrici e lavoratori attualmente impiegati alla fabbricazione delle mascherine che cesserà con la fine dell’anno. Questo è un ulteriore problema anche perché molti dei lavoratori impiegati nel reparto mascherine hanno delle inidoneità e bisognerà assolutamente trovargli una collocazione confacente alle loro condizioni. Insisto sul concetto che per risolvere il problema occupazionale nell’area torinese è necessario avere nuove produzioni di auto. Questa richiesta di cassa è un ulteriore segnale inequivocabile che senza volumi produttivi il futuro continuerà ad essere colmo di ammortizzatori sociali e a pagarne il prezzo continueranno ad essere i lavoratori. Serve più che mai un piano industriale complessivo in grado di risolvere la cronica mancanza di produzioni e penso che bisognerà velocemente riconvocare il tavolo di confronto provinciale e regionale attivato dopo la mancata assegnazione della fabbrica di batterie per fare il punto della situazione e chiedere un confronto con i massimi vertici di Stellantis”.
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