COVID – Buon numeri per il primo Open day vaccinazione per donne in gravidanza ed allattamento
Sono state oltre 190 le donne in gravidanza o in fase di allattamento di tutto il Piemonte che hanno aderito il 6 febbraio al primo Open day di vaccinazione loro dedicato.
Tra queste, 46 a Torino (23 all’ospedale Sant’Anna, 12 all’ospedale Mauriziano, 11 all’ospedale San Giovanni Bosco), 11 all’ospedale di Rivoli, 9 all’ospedale di Pinerolo, 17 nei centri dell’Asl TO4, 3 al consultorio familiare di Chieri, 4 all’ospedale di Cuneo, 4 nei centri dell’Asl Cn1, 6 all’ospedale di Verduno, 10 all’ospedale di Novara, 12 all’ospedale di Borgomanero, 3 all’ospedale di Asti, 1 all’ospedale di Ponderano (Biella), 5 negli ospedale dell’Asl Vercelli, 4 al Teatro Maggiore di Verbania. A queste si aggiungono le 60 vaccinazioni effettuate ieri all’ospedale di Alessandria.
La Regione aveva chiesto alle aziende sanitarie di organizzare questa giornata sulla base delle indicazioni dell’Organizzazione mondiale della Sanità e dall’Istituto superiore di Sanità, che raccomandano la vaccinazione per la donna in gravidanza e per il nascituro. In ogni centro erano presenti esperti e ginecologi che hanno fornito tutte le informazioni per rassicurare chi aspetta un bambino o è in fase di allattamento e desiderava ricevere il vaccino.
L’Open day sarà replicato domenica 6 marzo.
“Abbiamo deciso questa iniziativa – affermano il presidente della Regione Alberto Cirio e l’assessore alla Sanità Luigi Genesio Icardi – confortati dalle indicazioni che provengono dall’Organizzazione mondiale della Sanità e dall’Istituto superiore di Sanità, che raccomandano fortemente la vaccinazione per la donna in gravidanza e per il nascituro. Come per gli altri Open day, anche in questa occasione ringraziamo le aziende sanitarie regionali e tutti gli operatori sanitari per la loro disponibilità, in particolare esperti e ginecologi che disponibili per fornire tutte le informazioni che possono rassicurare chi aspetta un bambino o è in fase di allattamento e desidera ricevere il vaccino”.
Condividi