NICHELINO – Centro estivo in piscina comunale senza operatore per disabili: rimandato a casa un bimbo di 9 anni autistico
Manca l’educatore per bimbi disabili e un bimbo di 9 anni viene rimandato a casa dal centro estivo della piscina comunale di Nichelino. E’ scoppiato il putiferio dopo la denuncia di una madre che ha spiegato come il figlio prima fosse stato accettato dal centro estivo, ma poi in mancanza di una figura professionale adatta è stato rimandato a casa dopo una crisi gestita non in modo professionale, che ha comportato anche problemi all’addetta che gli era stata affiancata. La mamma, Marialuisa Loiacono, è furibonda: “Sentirsi dire “mi dispiace ci abbiamo provato ma da domani suo figlio non può più venire ai centri estivi perché non ci sono educatori” fa venire tanta rabbia. È ingiusto che mio figlio mi chieda ogni giorno piscina e io non posso fare niente per lui , è ingiusto che debba stare in casa quando tutti si possono divertire”.
Francesco Di Lorenzo, assessore allo sport, spiega: “Il Comune si è già attivato per poter riaccogliere il ragazzo predisponendo una formazione specifica agli educatori già presenti e inserendo al più presto un educatore dedicato come previsto dal regolamento dei centri estivi per la gestione di questi casi specifici. Quando il Comune viene a sapere che una famiglia desidera iscrivere i propri figli e c’è una disabilità, questa va comunicata in tempo in modo che parta la ricerca dell’educatore attraverso la cooperativa. È possibile che ci voglia del tempo prima di trovarlo, perché purtroppo mancano in generale: non è solo una questione di Nichelino”.
Condividi